Diastasi: disturbi urinari e del pavimento pelvico
La diastasi dei muscoli retti è una patologia della con molteplici implicazioni funzionali che sconfinano dalla parete addominale anteriore e vanno a penalizzare diversi distretti corporei anche in apparenza distanti dall’addome.
I muscoli retti dell’addome essendo abnormemente lontani e liberi di muoversi non esercitano più cosi bene la loro funzione contenitiva.
La sovrapressione intraaddominale che si dovrebbe generare durante la contrazione è notevolmente ridotta e questo a concatenazione penalizza lo svuotamento della vescica urinaria.
Accade frequentemente che chi sia affetto da una diastasi dei muscoli retti, soffra spesso, di “incontinenza urinaria”.
Se analizziamo a fondo la fisiopatologia in realtà più che di una pura incontinenza, è più appropriato parlare di disturbi da "incompleto svuotamento vescicale".
Il soggetto è portato ad avere tendenzialmente la vescica piena, dovendo urinare più frequentemente della norma e classicamente sotto sforzo a “non riuscire a trattenersi”.
In seguito a ricostruzione anatomica della diastasi addominale la performance di svuotamento vescicale generalmente migliora così come migliora generalmente l'autonomia tra una minzione e l'altra.
E’ netta la correlazione tra diastasi dei muscoli retti e disfunzioni del pavimento pelvico. La fisiopatologia a riguardo è molto complessa e vi sono diverse spiegazioni sul piano teorico, ma di fatto quando vi è una diastasi clinicamente significativa anche il pavimento pelvico si mostra rilassato con conseguente calo del tono a livello rettale e vaginale fino ad arrivare a varie forme di prolasso.
Se fosse in primis la diastasi dei muscoli retti a favorire alcune classiche disfunzioni del pavimento pelvico post-gravidanza, questo spiegherebbe, almeno in parte, come mai molte pazienti, riferiscano una funzionalità pelvica migliorata dopo chirurgia ricostruttiva della diastasi.
È diffuso negli ultimi anni tra fisioterapisti ed i personal trainer, proporre programmi di allenamento specifici per il pavimento pelvico, i quali comprendono in forma preponderante l’attivazione dei muscoli addominali bassi e del trasverso.
Se l'allenamento è abbinato al ripristino di una corretta anatomia della linea mediana (ottenibile solo chirurgicamente in caso di diastasi ed ernie) si possono ottenere miglioramenti significativi.