Gruppi diastasi addominale e social media
Social media basati prevalentemente su immagini, foto e filmati
Siamo favorevoli alla comunicazione digitale generica, specialmente per la possibilità di mostrare risultati a scopo esemplificativo sul trattamento della diastasi dei muscoli retti. In tal senso i social media che si basano principalmente su foto e filmati come instagram possono essere utili se i contenuti sono reali e inalterati.
Le tre semplici regole per valutare un prima e dopo
Premesso che il materiale presentato debba essere di qualità (ed oggi anche il più semplice degli smartphone permette di ottenere immagini accettabili) di seguito elencheremo tre regole infallibili per valutare i prima e dopo.
Posizione: il soggetto deve essere presentato nella stessa posizione nel prima e nel dopo. Importante quindi valutare le foto e i filmati in piedi sia nel prima che soprattutto nel dopo. Il classico trucchetto è presentare foto ritagliate senza sfondo che pur sembrando ordinate e professionali non danno riferimenti riguardo alla posizione sdraiata o in piedi del soggetto.
Esposizione: Il soggetto ripreso deve esporre ampiamente l’addome, per valutare la forma e la posizione di eventuali cicatrici, se esse siano molto visibili, retratte, cheloidee, troppo alte o asimmetriche. Il grande classico in questo caso è la foto del dopo con i pantaloni chiusi o le mutande “casualmente” a vita alta.
Timing: Necessario avere un riferimento temporale, anche se approssimativo, rispetto all’intervento chirurgico per diastasi dei muscoli retti. Si possono trarre così alcune informazioni indirette sull’andamento post-operatorio e a lungo termine. Le foto fatte “appena” terminato l’intervento, anche se possono essere utili nel descrivere una procedura chirurgica, non sono completamente significative nel mostrare i risultati finali.
Con occhio critico, un po’ di allenamento e alcune semplici regole posiamo imparare a distinguere i lavori presentati onestamente ed in maniera trasparente differenziandoli da quelli meno onesti o addirittura dagli immancabili “tarocchi".
Gruppi social sulla diastasi addominale
Per quanto riguarda i social media dove prevalentemente si scrive, come per esempio Facebook, bisogna considerare diversi aspetti: alle parole scritte corrispondono i fatti e risultati realistici visibili?
Nei gruppi social chi è il cosidetto amministratore? Con che criterio egli decide l’andamento delle argomentazioni, le censure o le posizioni in primo piano?
Chi scrive di argomenti diagnostici e terapeutici inerenti alla diastasi dei muscoli retti è un medico?
Ha veramente i titoli che gli attribuiscono online? ("Professore di indubbia bravura" ecc ecc ecc....)?
La veridicità di un ben preciso titolo accademico come per esempio quello di "Professore" è facilmente controllabile sul sito ufficiale fnomceo, che vi invitiamo a consulatare a questo link: https://portale.fnomceo.it/cerca-prof/
Il potenziale pericolo è che con l'aiuto della tastiera alcuni soggetti possano apparire diversi da come sono nella realtà, il tutto supportato da una sorta di finta democrazia che in realtà guida l’opinione degli utenti in una direzione prestabilita.
Preferiamo pertanto i social media che si basano sulle immagini e filmati come Instagram e simili, perché se usati correttamente sono più diretti ed efficaci nel mostrare i risultati e le esperienze in video degli utenti, mettendo in secondo piano gli scritti più o meno pilotati.
Riteniamo infine che al di là dei contenuti di carattere generale destinati ai social, ogni interazione specifica, medica e terapeutica con il paziente, spetti allo specialista, rigorosamente in sede di visita medica.