Diastasi Recidiva e complicanze interventi diastasi addominale
Introduzione
Un'importante attività che ci contraddistingue riguarda la presa in carico di pazienti provenienti da altre strutture, affetti da diastasi recidiva o complicanze di vario genere in esiti di precedenti interventi.
In generale l'attenzione dei pazienti è generalmente focalizzata sull'eventuale recidiva di una diastasi (cioè sul ripresentarsi della patologia) tuttavia esistono complicanze peggiori della recidiva (e di più difficile risoluzione) che vedremo nei prossimi capitoli.
Trattandosi di chirurgia di secondo livello in correzione di precedenti procedure ogni caso meriterebbe una trattazione a sé stante.
Nella nostra esperienza, la robotica trans-addominale pre-peritoneale R-Tapp ha permesso di risolvere recidive e casi complessi sfruttando un piano di lavoro intatto e completamente diverso rispetto al precedente.
Diastasi recidiva, che cos'è, perché si verifica
Per recidiva di una patologia chirurgica si intende il suo ripresentarsi, anche a distanza di tempo, dopo l'intervento.
Perché si può verificare una recidiva di una distasi addominale?
Per rispondere a questa domanda bisogna contestualizzarla nel caso clinico specifico e poi analizzare a fondo la tecnica ricostruttiva utilizzata.
Esistono fattori di rischio generici e caratteristiche somatiche predisponenti alla recidiva, primo fra tutti il sovrappeso e l'obesità di tipo viscerale.
Come ricordato più volte non bisogna programmare un'intervento per diastasi addominale finch'è il soggetto non abbia raggiunto (e dimostrato di saper mantenere) lo stato di normopeso.
Un aumento ponderale eccessivo successivo alla riscostruzione potrebbe provocare una recidiva della diastasi addominale così come potrebbe accadere con una successiva gravidanza.
Malattie sistemiche e/o stato di malnutrizione possono anch'èssi inficiare sulla solidità dei tessuti e predisporre alla recidiva della diastasi.
Al di la dei fattori generici fin'ora elencati, vi sono fattori tecnici legati al tipo di di intervento eseguito che possono favorire l'insorgenza della recidiva.
Quale tecnica chirurgica ha meno recidive ?
Non tutti gli interventi per diastasi hanno lo stesso rischio di recidiva e la letteratura scientifica a riguardo è attualmente è carente, considerando che si basa principalmente su casistiche e tecniche datate.
Anche al di fuori della letteratura scientifica non vi è un quadro chiaro, specialmente online dove è bene diffidare dalle pubblicità, spesso non veritiere, che declamano sensazionalmente l'assenza di recidiva di un certa tecnica.
Nella nostra pratica clinica siamo favorevoli a interventi con suture centrali e rete pre peritoneale ottenibili in chirurgia robotica R-Tapp.
Tali ricostruzioni prevedono una sutura molto bilanciata e per questo resistente, scaricando in maniera uniforme le forze.
La rete posizionata nel pre-peritoneo è molto stabile in quanto alloggiata in un o strato che la mantiene in posizione e la isola dal contatto con i visceri.
Si invita a consultare le pagine delle tecniche chirurgiche per approfondire.
Diastasi addominale recidiva, sintomi e risoluzione chirurgica
I segni e sintomi di una distasi recidiva sono semplicemente la ricomparsa del difetto di parete addominale.
Dopo la conferma diagnostica si valuterà la terapia chirurgica, che varierà a seconda dei casi, principalmente in funzione dell'intervento di partenza.
Nei casi in esiti di chirurgia tradizionale l'approccio correttivo generalmente risulta agevole ultilizzando la via robotica R-Tapp. (si invita a leggere il paragrafo specifico)
I casi più problematici e non privi di rischi sono invece quelli in esiti di chirurgia laparoscopica. (si invita a leggere il capitolo specifico)
In esiti di laparoscopia infatti è molto frequente la presenza di sindrome aderenziale, sostenuta dalla rete che inevitabilmente è a contatto con l'intestino.